Siamo arrivati ormai al sesto giorno dell’operazione “Pillar of defense”, scatenata da Israele che bombarda incessantemente il territorio di Gaza terrorizzando e uccidendo. Al momento il bilancio è di 116 palestinesi rimasti uccisi, di cui la grandissima parte civili.
Il governo israeliano, come troppo spesso ci ha abituato, non sembra voler cedere ad un’eventuale tregua ed è pronto a muovere l’attacco via terra delle truppe già posizionate da giorni al confine.
Restare a guardare scene di bambini e intere famiglie massacrate senza muovere un dito potrebbe rivelarsi per noi un errore imperdonabile.
Proseguire sulla linea del silenzio rispetto a tutte le violenze che Israele compie ogni giorno sull’ormai già ridotto territorio palestinese e dinanzi a tutte le violazioni del diritto internazionale (basti osservare la vicenda della Freedom Flotilla) sarebbe l’ennesima condanna per le centinaia di persone che oggi da Gaza chiedono il nostro aiuto.
Tocca ancora una volta a noi studenti far sentire con forza tutto il nostro sdegno e la nostra rabbia contro un genocidio che va avanti da troppo, con la complicità di troppi governi silenti.
Oggi abbiamo esposto uno striscione dalla sede di Giurisprudenza di via Marina proprio per ribadire la necessità di tornare a dibattere nei nostri spazi di temi che troppo spesso abbiamo ignorato e colpevolmente abbandonato. Ripartiamo dal confronto, riaccendiamo la speranza per un popolo sotto massacro.
LA SOLIDARIETA’ E’ UN’ARMA. USIAMOLA!
FERMIAMO IL MASSACRO A GAZA! AL FIANCO DELLA RESISTENZA PALESTINESE!
Oggi alle ore 17 a Piazza Plebiscito presidio di solidarietà con il popolo palestinese.