Ieri siamo andati alla sede centrale dell’A.DI.S.U dove, dopo qualche minuto di attesa, siamo riusciti a parlare con il direttore amministrativo Pagliarulo, che, già dalle prime domande che gli sono state poste, ha risposto in maniera evasiva, propinandoci dati su dati, tecnicismi e una marea di procedure burocratiche. Alle domande più provocatorie e alla richiesta di spiegazioni sulla mancanza di borse di studio e di servizi per gli studenti (mense,alloggi e prestiti librari), Pagliarulo continuava a “lavarsene le mani”, dando talvolta la colpa alla Regione Campania o al Comune di Napoli e talvolta alla vecchia amministrazione, che a suo dire avrebbe sperperato più di 300 mila euro,mentre lui sarebbe riuscito a recuperare più di 200 mila euro di sprechi in poco tempo.
Dopo le ennesime colpe scaricate sulla Regione, gli è stato fatto notate come lui, non solo sia un dirigente delle Regione, ma sia stato messo lì perchè voluto dalla stessa e che ciò avrebbe dovuto velocizzare i rapporti e le comunicazioni tra A.DI.S.U e Regione, mentre lui, dal suo canto, continuava a raccontarci come fosse stato messo lì (quasi per caso) e sottolineava di aver mandato molte lettere alla Regione per evidenziare i problemi che l’A.DI.S.U si trova ad affrontare, ma di non aver ancora ricevuto risposta o di aver ricevuto solo risposte aleatorie. Il direttore si è vantato di un’ottimizzazione del lavoro aziendale, rispetto alla gestione Pasquino, ma quali sono le ragioni che lo spingono ad affermare ciò, se un’azienda che ha lo scopo di tutelare il diritto alla studio, non offre agli studenti alloggi, prestiti librari e mense accessibili, nonostante un aumento del 126 % della tassa regionale? Obiettivo dell’agenzia sembra essere quello di esternalizzare i vari servizi, di aumentare le consulenze esterne su questione di cui potrebbero occuparsi anche i dipendenti interni dell’A.DI.SU, dipendenti passati in pochi anni da 500 a 94, che si sono trovati nella maggioranza dei casi a svolgere ruoli diversi da quelli per cui erano stati assunti e che hanno svolto solo 3 ore(un’ora per tre giorni) di corsi di formazione.Alla fine della discussione, abbiamo chiesto di poterci dare i bilanci del 2013; Pagliarulo ci ha negato questa possibilità, dicendo che gli unici a poterli richiedere sono i membri di associazioni riconosciute; a quel punto abbiamo occupato un ufficio della direzione, fino al ritorno del direttore che, messo sotto pressione, ci ha consegnato una parte dei bilanci destinati alla consultazione.
Dopo le ennesime colpe scaricate sulla Regione, gli è stato fatto notate come lui, non solo sia un dirigente delle Regione, ma sia stato messo lì perchè voluto dalla stessa e che ciò avrebbe dovuto velocizzare i rapporti e le comunicazioni tra A.DI.S.U e Regione, mentre lui, dal suo canto, continuava a raccontarci come fosse stato messo lì (quasi per caso) e sottolineava di aver mandato molte lettere alla Regione per evidenziare i problemi che l’A.DI.S.U si trova ad affrontare, ma di non aver ancora ricevuto risposta o di aver ricevuto solo risposte aleatorie. Il direttore si è vantato di un’ottimizzazione del lavoro aziendale, rispetto alla gestione Pasquino, ma quali sono le ragioni che lo spingono ad affermare ciò, se un’azienda che ha lo scopo di tutelare il diritto alla studio, non offre agli studenti alloggi, prestiti librari e mense accessibili, nonostante un aumento del 126 % della tassa regionale? Obiettivo dell’agenzia sembra essere quello di esternalizzare i vari servizi, di aumentare le consulenze esterne su questione di cui potrebbero occuparsi anche i dipendenti interni dell’A.DI.SU, dipendenti passati in pochi anni da 500 a 94, che si sono trovati nella maggioranza dei casi a svolgere ruoli diversi da quelli per cui erano stati assunti e che hanno svolto solo 3 ore(un’ora per tre giorni) di corsi di formazione.Alla fine della discussione, abbiamo chiesto di poterci dare i bilanci del 2013; Pagliarulo ci ha negato questa possibilità, dicendo che gli unici a poterli richiedere sono i membri di associazioni riconosciute; a quel punto abbiamo occupato un ufficio della direzione, fino al ritorno del direttore che, messo sotto pressione, ci ha consegnato una parte dei bilanci destinati alla consultazione.
Siamo stufi di ascoltare amministratori,che dinnanzi alla negazione del diritto allo studio,agli sprechi e sperperi,continuano a difendere il loro operato,a vantarsi di quello che si è fatto, ad incolpare altri.
Vogliamo quello che ci spetta, rivendichiamo i nostri diritti!
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