A prescindere dalle nostre valutazioni politiche sul sistema della rappresentanza, nelle elezioni del 21 e 22 Maggio per eleggere il nuovo CNSU noi NON VOTEREMO.
Candidarsi ad un organo meramente consultivo come il CNSU contribuisce a mascherare la retorica “democratica” dietro la quale si celano unilaterali prese di posizione contro l’istruzione pubblica.
Sono in gioco battaglie di potere tra apparati di partito di destra (Studenti per le libertà, Azione studentesca) che non lasciano senza ombre, sulla scia dei loro corrispondenti nazionali, il proprio metodo di selezione delle candidature (candidato il nipote di Zagaria tra le loro fila) e apparati di partito di sinistra legati al PD (RUN); naturalmente non possono mancare i candidati CGIL (Udu e Link), e delle ormai secolari strutture studentesche (Confederazione) che si candidano dicendosi “apartitici” ma che in questi anni hanno dimostrato totale uniformità politica con il resto dei consiglieri studenteschi.
Noi non dimentichiamo la complicità di TUTTI i rappresentanti universitari, dal CNSU alle singole facoltà, che in questi anni hanno contribuito, chi in maniera più diretta chi meno, all’attuazione di tutti i punti contenuti nella Riforma Gelmini che ci ha ridotto, sulla scia di una serie di riforme negli ultimi vent’anni, ad università pubbliche di qualità sempre più bassa tagliando quasi totalmente risorse e servizi.
Atenei a rischio default, docenti a contratto in scadenza dopo pochi mesi, studenti senza borse di studio, senza alloggi, senza mensa, senza aule idonee a poter svolgere lezione sono tutte problematiche derivanti da politiche che hanno trovato nei nostri “rappresentanti” delle gambe ben salde sulle quali proseguire il proprio cammino di distruzione dell’istruzione pubblica.
NOI NON VOTIAMO. Denunciamo e combattiamo queste farse che, oltre a presentare una serie di liste senza alcun reale segno di discontinuità politica tra loro, non fanno altro che annullare ogni partecipazione di massa alla vita politica della nostra facoltà che ci uniforma al “pensiero unico” del rappresentante di turno che ci viene a raccontare storie per accaparrarsi ancora i nostri voti e restare lì fermo dov’è da anni.
Non fermarti al volantino elettorale. Partecipiamo, lottiamo, riprendiamoci l’istruzione PUBBLICA!